Lo Spinario è una scultura ellenistica, raffigurante un giovane seduto mentre, con le gambe accavallate mentre si sporge di fianco per togliersi una spina dalla pianta del piede sinistro.
La statua probabilmente inspirò il mito di Gnaeus Martius che, incaricato di consegnare un importante messaggio al Senato compiendo un lungo tragitto, si affrettò ignorando la spina che gli era entrata nel piede, fermandosi per estrarla solo a missione compiuta.
Oggi si pensa che lo spinario capitolino sia una statua composta da due parti ed assemblata nel I secolo a.C., con il corpo ellenistico e la testa più tarda, anche perché i capelli invece di cadere verso il basso stanno aderenti alla testa, come se la figura fosse in piedi.
Si pensa perciò che la statua sia stata creata fondendo modelli ellenistici del III-II secolo a.C. per il corpo e con una testa derivata da opere greche del V secolo a.C. La sua posa singolare e particolarmente aggraziata della figura, sorpresa in un gesto inconsueto, ne ha fatto una delle opere più apprezzate e copiate del Rinascimento, e insieme ha suscitato numerosi spunti interpretativi sull'identificazione del personaggio.
Articolo di Alessio F.
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