L'Ermafrodito dormiente, è una scultura in marmo, raffigurante il personaggio della mitologia greca Ermafrodito, figlio di Ermes e Afrodite.
Il mito racconta che Ermafrodito e la ninfa Salmace si siano uniti in un solo corpo dando vita a un nuovo essere con dei caratteri maschili e femminili.
La scultura raffigura un ragazzo che sembra girarsi nel sonno per mostrare i suoi caratteri di entrambi i sessi. Infatti, abbiamo due punti di vista: quella posteriore e quella anteriore.
La vista dal fianco destro in primo piano, suggerisce la bellezza di un corpo femminile e, a un primo sguardo, anche i lineamenti del viso ricordano quello di una donna.
Invece dalla parte opposta si scopre l’organo sessuale maschile e dunque si svela la doppia identità di Ermafrodito: “L’opera è stata sempre ricercata e amata, soprattutto come elemento decorativo, per il suo tema ambiguo, per la sua figura un po’ inquietante un po’ perversa, che unisce gli aspetti femminili e maschili, rappresentando i due sessi” dice la sig.Paris, direttrice del Museo Massimo di Roma, che ospita l’opera.
Il ritrovamento dell’opera è avvenuta nell’ attuale via XX Settembre che, agli inizi del Seicento, era quasi completamente disabitata e caratterizzata dalle rovine delle terme di Diocleziano (244-313 d.C.).
Questa è solo una copia dell’ originale,infatti la statua venne realizzata in epoca ellenistica e poi modificata nel seicento da Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), il quale aggiunse un materasso sotto la statua per riprodurre nella durezza del marmo la morbidezza del giaciglio.
Questa scultura è una delle più belle e, più “perverse” del mondo antico.
Articolo di Davide D.
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